Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14182 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:14182SENT

Massima

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Il diritto di partecipazione ai concorsi pubblici, pur essendo soggetto a limiti e condizioni previsti dalla legge, non può essere negato in modo arbitrario o irragionevole. L'amministrazione è tenuta a garantire l'accesso alle procedure concorsuali nel rispetto dei principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza, assicurando pari opportunità ai candidati, anche in presenza di situazioni di disabilità o svantaggio. Tuttavia, sopravvenute disposizioni normative possono incidere sulla pendenza del contenzioso e determinare l'ammissione dei ricorrenti a nuove procedure concorsuali, superando così l'originario interesse fatto valere in giudizio. In tali casi, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, fermo restando il diritto dei candidati di partecipare alle nuove iniziative selettive previste dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/09/2023

N. 14182/2023 REG.PROV.COLL.

N. 10464/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10464 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

contro

Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

((omissis)), non costituito in giudizio;
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)…

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