Consiglio di Stato sentenza n. 10437 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:10437SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nel pronunciare l'estinzione del giudizio per sopravvenuta carenza di interesse, afferma il principio secondo cui, in presenza di una dichiarazione di disinteresse alla decisione del ricorso da parte di tutte le parti in causa, il giudice amministrativo è tenuto a prenderne atto e a dichiarare l'estinzione del procedimento, compensando le spese di lite. Tale principio trova applicazione anche quando il venir meno dell'interesse sia dovuto a circostanze sopravvenute, come il fallimento di una delle parti proprietarie dell'immobile oggetto della controversia, che rende priva di utilità pratica la decisione del ricorso. In tali ipotesi, il giudice non può esimersi dal dichiarare l'estinzione del giudizio, in ossequio al principio di economia processuale e al divieto di pronunciare decisioni meramente dichiarative o di mero accertamento in assenza di un interesse concreto ed attuale alla decisione. La compensazione delle spese di lite rappresenta, in tali casi, la naturale conseguenza del venir meno dell'interesse alla decisione del ricorso, in quanto non sussistono più le condizioni per l'applicazione del principio della soccombenza. Il giudice, inoltre, deve disporre l'oscuramento delle generalità e di ogni altro dato idoneo ad identificare le parti, al fine di tutelare i loro diritti e la loro dignità, in conformità alla normativa in materia di protezione dei dati personali.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/11/2022

N. 10437/2022REG.PROV.COLL.

N. 08984/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8984 del 2015, proposto dal sig. -OMISSIS-e dalla -OMISSIS- in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Iaria in Roma, corso ((omissis)) II,18;

contro

il Comune di Verona, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni R. Caineri, ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, viale Liegi 32;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale amministrativo regionale …

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