Il provvedimento amministrativo di annullamento di concessioni edilizie, adottato dalla pubblica amministrazione in sede di autotutela, deve essere motivato in modo adeguato e rispettare il termine ragionevole previsto dalla legge, tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati. L'annullamento di titoli edilizi a distanza di oltre vent'anni dal loro rilascio, senza che l'amministrazione abbia fornito giustificazioni in ordine al mancato tempestivo esercizio del potere di autotutela e all'attuale sussistenza di un interesse pubblico prevalente, integra una violazione dell'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 e comporta l'illegittimità del provvedimento. Conseguentemente, il diniego di un successivo titolo edilizio, fondato sull'annullamento degli originari titoli, risulta anch'esso illegittimo per illegittimità derivata, dovendosi l'amministrazione pronunciare nuovamente sulla domanda di rilascio del titolo, tenendo conto della validità degli originari titoli edilizi. La domanda risarcitoria, in assenza di idonea allegazione probatoria, deve essere respinta.