Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34557 del 8 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34557PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice, nel valutare l'attualità e la concretezza delle esigenze cautelari, è tenuto a motivare in modo rigoroso e specifico, soprattutto quando il fatto contestato risale a un periodo di tempo significativamente distante dalla decisione sulla misura cautelare. In tali casi, il mero richiamo alla propensione al delitto o alle modalità professionali della condotta illecita non è sufficiente, essendo necessario individuare elementi concludenti idonei a cogliere il perdurante collegamento dell'imputato con l'ambiente in cui il reato è maturato e la sua concreta pericolosità sociale, al fine di giustificare l'adozione della misura cautelare più grave, come la custodia in carcere, in luogo di misure meno afflittive. Il principio di proporzionalità impone, infatti, una costante verifica della perdurante idoneità della misura applicata a fronteggiare le esigenze cautelari, in proporzione diretta al tempo trascorso dalla commissione del reato, poiché a una maggiore distanza temporale dai fatti corrisponde un affievolimento delle esigenze cautelari, che il giudice deve adeguatamente motivare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il giorno (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 4 marzo 2013 del Tribunale di Catania;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. D'((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso, nonche' il difensore del ricorrente avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'avv. (OMISSI…

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