L'annullamento in autotutela di titoli edilizi ottenuti sulla base di false dichiarazioni è legittimo anche oltre il termine di 18 mesi, in quanto la non veritiera prospettazione da parte del privato delle circostanze di fatto e di diritto poste a fondamento dell'atto illegittimo a lui favorevole non consente di configurare in capo a lui una posizione di affidamento legittimo. L'Amministrazione, in tali casi, può procedere all'annullamento d'ufficio senza essere gravata da un particolare onere motivazionale, essendo sufficiente il richiamo alla non veritiera rappresentazione dei fatti da parte del privato. L'ordine di demolizione conseguente all'annullamento dei titoli edilizi ha natura vincolata, non richiedendo una specifica motivazione, in quanto effetto primario e naturale derivante dall'accertamento dell'illegittimità sostanziale del titolo edilizio, non meramente formale. La sanzione pecuniaria alternativa alla demolizione di cui all'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001 è applicabile solo nei casi di annullamento di titoli edilizi per vizi formali, e non anche per vizi sostanziali, come nel caso di specie.