Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2131 del 19 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2131PEN

Massima

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La dichiarazione sostitutiva di certificazione finalizzata all'ottenimento del gratuito patrocinio deve contenere, senza eccezione, tutti i dati reddituali e patrimoniali, anche potenziali, riferiti al dichiarante e ai suoi familiari conviventi, essendo rilevanti ai fini della determinazione della capacità contributiva e dell'ammissibilità al beneficio. L'omissione o la falsa attestazione di tali dati, anche se non incidenti sull'effettiva sussistenza delle condizioni per l'ammissione, integra il reato di falso ideologico, in quanto la dichiarazione ha valore attestativo e deve fornire un quadro completo e veritiero della situazione reddituale e patrimoniale dell'istante, a prescindere dall'effettivo profitto ingiusto. Il reato si configura anche in presenza di una mera disponibilità di fatto di beni mobili o immobili, in quanto rilevanti ai fini della capacità contributiva, indipendentemente dalla titolarità formale. L'accertamento di tale disponibilità può avvenire attraverso ogni mezzo di prova, comprese le presunzioni semplici, come il tenore di vita e altri elementi indiziari. Pertanto, la dichiarazione sostitutiva deve essere completa e veritiera, senza omissioni o falsità, al fine di consentire una corretta valutazione della condizione economica dell'istante da parte dell'organo giudiziario competente a decidere sull'ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FERRANTI Donatella - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/05/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DONATELLA FERRANTI;
RITENUTO IN FATTO
1.La Corte di Appello di Roma confermava con la sentenza in epigrafe la pronuncia del Tribunale di Roma del 21.03.2018 che condannava (OMISSIS) alla pena complessiva di anni uno e mesi quattro di reclusione ed Euro 500,00 di multa, in relazione al reato di c…

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