Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47053 del 20 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:47053PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico di cui all'art. 476 c.p. non può essere ritenuto nella sua forma aggravata di cui al comma 2 della medesima disposizione, qualora nel capo di imputazione non sia espressamente contestata la natura fidefacente dell'atto oggetto di falsificazione, né attraverso l'indicazione diretta di tale qualità, né mediante l'utilizzo di formule equivalenti o il richiamo alla relativa norma. In assenza di una specifica contestazione in tal senso, il giudice non può autonomamente riqualificare il fatto come ipotesi aggravata, in quanto ciò violerebbe il principio di correlazione tra accusa e sentenza di cui agli artt. 521 e 522 c.p.p. Pertanto, ove manchi la contestazione dell'aggravante, il reato di falso in atto pubblico deve essere considerato nella sua forma base, con la conseguente declaratoria di prescrizione ove il termine sia maturato prima della pronuncia definitiva. Il giudice, in presenza di una causa estintiva del reato, ha l'obbligo di procedere immediatamente alla relativa declaratoria, senza poter rilevare ulteriori vizi della motivazione, in quanto la pronuncia di proscioglimento per prescrizione risulta incompatibile con qualsiasi necessità di accertamento o approfondimento probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/04/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PICARDI ANTONIETTA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
L'avv. (OMISSIS) si riporta ai motivi e chiede l'accoglimento del ricorso.
RITEN…

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