Cassazione penale Sez. I sentenza n. 56340 del 18 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:56340PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 5, comma 8-bis, del D.Lgs. n. 286/1998 (Testo Unico sull'Immigrazione) si configura quando l'agente, al fine di ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno o di altri documenti legittimanti la permanenza dello straniero nel territorio dello Stato, compie falsità materiali, quali la contraffazione di firme di datori di lavoro ignari, nell'ambito delle procedure amministrative previste per l'emersione del lavoro irregolare. Tale reato sussiste anche quando lo straniero sia già presente irregolarmente in Italia, in quanto la domanda falsa presentata consente allo stesso di rimanere nel territorio nazionale, presentandosi per la stipula del contratto di soggiorno. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'agente raggiunga effettivamente l'obiettivo del rilascio del permesso di soggiorno, essendo sufficiente il dolo specifico di tale finalità. Le dichiarazioni rese in dibattimento da soggetti che potrebbero essere imputabili per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina possono essere legittimamente valutate dal giudice, in assenza di prova di un previo concerto con l'imputato, in quanto la qualifica di "indagato" del dichiarante deve essere accertata in concreto dal giudice, senza vincolarsi a meri indici formali. La condanna per il reato di truffa non è inficiata dalla circostanza che il querelante fosse a conoscenza della condotta illecita dell'imputato, in quanto il dolo del reato di truffa può sussistere anche quando il soggetto passivo sia consapevole della condotta fraudolenta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/07/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIACOMO ROCCHI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. GAETA PIETRO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza ind…

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