Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22150 del 29 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22150PEN

Massima

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Il giudice di legittimità può dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione quando esso si risolve in una mera riproposizione dei motivi di appello già puntualmente esaminati e disattesi dal giudice di merito, senza fornire alcuna specifica critica argomentata alla sentenza impugnata. In tali casi, infatti, il ricorso non assolve alla funzione tipica di censurare in modo adeguato i punti controversi della pronuncia, impedendo al giudice di legittimità di esercitare il proprio potere di controllo. Pertanto, il ricorrente che propone un ricorso generico e privo di una critica specifica alla sentenza può essere condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende, sussistendo profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza 1295/12 della Corte d'appello di Catanzaro, 2 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis)) B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso udito per l'imputato, l'avv. (OMISSIS) che si riporta al ricorso.

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