Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 14679 del 20 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14679PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, può essere configurato anche in presenza di una struttura organizzativa rudimentale, purché vi sia la consapevolezza comune dei partecipi di operare nell'ambito di un'unica associazione e di contribuire con i propri e ripetuti apporti alla realizzazione del fine comune di trarre profitto dal commercio di droga. La prova dell'esistenza del vincolo associativo può essere desunta dalle modalità esecutive dei reati-fine, dalla natura dei rapporti intercorrenti fra i sodali, dalla ripartizione di compiti e ruoli in vista della realizzazione dell'attività di traffico di stupefacenti, nonché dai contatti continui tra gli spacciatori e tra questi e i loro fornitori. Per i reati di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 opera una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p., che integra l'attualità e la concretezza del pericolo cautelare in ragione del giudizio formulato in astratto ed ex ante dal legislatore, salvo prova contraria. Pertanto, il giudice che applica o conferma la misura cautelare non ha l'obbligo di dimostrare positivamente la ricorrenza dei "pericula libertatis", ma soltanto di apprezzare le eventuali ragioni di esclusione, evidenziate dalla parte o desumibili dagli atti, tali da smentire nel caso concreto l'effetto della presunzione. L'inserimento stabile e continuativo dell'indagato nel contesto criminale del traffico di stupefacenti, con il suo significativo contributo all'associazione, integra quelle altamente probabili e non meramente astratte occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati, giustificando il mantenimento della misura cautelare più afflittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del giorno 19/11/2020, del Tribunale del riesame di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonio Leonardo Tanga;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Tassone Kate, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza del giorno 22/06/2020, eseguita il 20/10/2020, il GIP di Roma…

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