Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18427 del 24 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18427PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, caratterizzata da una solida organizzazione gerarchica, un forte radicamento territoriale e l'utilizzo della forza di intimidazione del vincolo associativo e della conseguente condizione di assoggettamento e omertà per realizzare il controllo capillare del territorio e conseguire ingenti profitti illeciti, può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, tra cui il contenuto di intercettazioni ambientali, i servizi di video-ripresa, osservazione e pedinamento, gli accertamenti di polizia giudiziaria e le sentenze acquisite, che dimostrino il consapevole e volontario apporto causale del soggetto alla vita associativa, in particolare attraverso il suo rapporto fiduciario con il capo dell'organizzazione, la sua attività di aggiornamento sulle riunioni operative, il suo contributo al reperimento di voti in vista di elezioni amministrative e l'adozione di cautele per eludere eventuali indagini. Tali elementi, valutati in modo organico e complessivo dal giudice di merito, possono integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'emissione di provvedimenti restrittivi della libertà personale, senza che il sindacato di legittimità possa spingersi a una rivalutazione intrinseca delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 546/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 02/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 2 luglio 201…

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