Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9882 del 12 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:9882PEN

Massima

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Il decreto di sequestro probatorio, anche quando abbia ad oggetto cose costituenti corpo di reato, deve essere sorretto da una motivazione che dia conto in modo specifico della finalità perseguita per l'accertamento dei fatti. In particolare, con riferimento al denaro contante oggetto di sequestro, il decreto deve contenere una adeguata motivazione in ordine al nesso di pertinenzialità tra il denaro stesso e il reato contestato, nonché in ordine all'esigenza probatoria che giustifica l'apposizione del vincolo cautelare. Il mero riferimento alla qualifica di "corpo del reato" non è sufficiente, dovendosi invece indicare le concrete ragioni per cui il denaro sequestrato risulta necessario ai fini dell'accertamento del fatto. Ove tale motivazione manchi o risulti meramente apparente, il sequestro del denaro deve essere annullato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittori - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 07/10/2020 dal Tribunale di Piacenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAZIENZA Vittorio;
Lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 07/10/2020, il Tribunale di Pi…

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