Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 28221 del 9 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28221PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, deve seguire i criteri elaborati dalla giurisprudenza di legittimità. In particolare, deve anzitutto accertare la credibilità soggettiva del dichiarante, esaminando tutti gli elementi che possono illuminare sulla sua personalità e sulle sue motivazioni. Successivamente, deve verificare l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni, valutandone la coerenza, la precisione, la costanza nel tempo e la spontaneità, senza che sia necessario accertare la buona fede del dichiarante, salvo che non emerga una specifica ragione che lo abbia indotto a rendere una falsa dichiarazione. Le dichiarazioni dei coimputati o imputati in procedimento connesso possono reciprocamente costituire riscontro, purché siano caratterizzate da convergenza, indipendenza e specificità, essendo sufficiente che vi sia concordanza sul nucleo essenziale del narrato, senza che assumano rilievo eventuali divergenze o discrasie relative a elementi circostanziali, purché non siano sintomatiche di una insufficiente attendibilità dei chiamanti. Il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni, deve tenere conto anche delle caratteristiche dei fatti riferiti, essendo ovvio che per fatti connotati da unicità il grado di specificità e precisione richiesto sarà maggiore rispetto ad attività ripetitive e uniformi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. MAISANO Giulio - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/11/2006 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BRUSCO ((omissis))PE;

sentito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

1) TR. MA. ha proposto ricorso avverso l…

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