Cassazione penale Sez. III sentenza n. 49202 del 29 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49202PEN

Massima

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L'ordine di demolizione del manufatto edilizio abusivo, disposto dal giudice penale ai sensi del D.P.R. n. 380 del 2001, art. 31, comma 9, costituisce una sanzione amministrativa di natura ripristinatoria, finalizzata al ripristino della legalità urbanistica e alla tutela del territorio, che non è soggetta alla prescrizione prevista per le sanzioni penali. Tale ordine di demolizione, essendo privo di finalità punitive, non si pone in contrasto con la Costituzione né con la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. L'intervento del giudice penale nell'emettere l'ordine di demolizione non configura un'indebita interferenza con l'attività amministrativa, in quanto tale potere ripristinatorio del giudice si coordina e si affianca all'esercizio delle prerogative riconosciute alla Pubblica Amministrazione nella regolamentazione dell'assetto del territorio, al fine di assicurare l'effettività della tutela dell'interesse pubblico alla legalità urbanistica. Pertanto, l'ordine di demolizione del manufatto abusivo, disposto dal giudice penale, non è soggetto a prescrizione e non costituisce una sanzione penale, ma una misura amministrativa di natura ripristinatoria, che può essere revocata dal medesimo giudice che l'ha emessa qualora risulti incompatibile con un provvedimento adottato dall'Autorità amministrativa competente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23-01-2018 del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza resa in data 23 gennaio 2018, il Tribunale di Napoli, in…

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