Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1526 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:1526SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un'aggiudicazione di appalto pubblico, adottato sulla base di accertamenti svolti da un organo ispettivo prefettizio in ordine a pericoli di condizionamento mafioso e irregolarità della procedura di gara, è legittimo anche in assenza della previa comunicazione di avvio del procedimento, in ragione della specialità e urgenza connesse alla finalità di prevenzione e repressione delle infiltrazioni criminali nell'attività contrattuale della pubblica amministrazione. La motivazione del provvedimento di revoca può essere integrata ex post mediante il richiamo al parere ispettivo che ne ha costituito il presupposto, senza necessità di nuova attività istruttoria. L'amministrazione comunale non è tenuta a una ponderazione autonoma dell'interesse pubblico al ritiro dell'aggiudicazione, essendo sufficiente il mero rinvio alle risultanze delle indagini antimafia svolte dall'organo prefettizio, salvo il caso in cui intenda discostarsi dalle valutazioni di inaffidabilità morale dell'impresa. La presunzione di legittimità degli atti amministrativi non osta all'apprezzamento, da parte dell'organo ispettivo, di situazioni di fatto rilevanti ai fini del condizionamento mafioso, anche in assenza di formali contestazioni o ritiri degli atti stessi. Ove una determinazione amministrativa di segno negativo tragga forza da una pluralità di ragioni, ciascuna delle quali sia di per sé idonea a supportarla in modo autonomo, è sufficiente che anche una sola di esse passi indenne alle censure mosse in sede giurisdizionale perché il provvedimento nel suo complesso resti esente dall'annullamento.

Sentenza completa

N. 11701/1992
REG.RIC.

N. 01526/2011 REG.PROV.COLL.

N. 11701/1992 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11701 del 1992, proposto da:
FALLIMENTO SUDAPPALTI (già SUDAPPALTI S.r.l.), rappresentato e difeso dall’Avv. Lorenzo Lentini, con il quale è elettivamente domiciliato in Napoli alla Via dei Mille n. 40 presso lo studio dell’Avv. Corrado Diaco;

contro

- COMUNE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, non costituito in giudizio;
- MINISTERO DELL’INTERNO, PREFETTURA DI CASERTA e COLLEGIO DEGLI ISPETTORI SUGLI APPALTI, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso la quale sono domiciliati per legge in Napoli alla Via Diaz n. 11;

per l'annullamento

a) della delibera …

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