Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8744 del 27 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8744PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di misure personali coercitive, deve essere adeguatamente e logicamente motivata dal giudice di merito, attraverso una valutazione complessiva e non frammentaria degli elementi probatori, nel rispetto dei canoni della logica e dei principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze processuali. In particolare, il giudice deve dare conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, senza incorrere in contraddittorietà o manifeste illogicità. Inoltre, le esigenze cautelari, quali il pericolo di fuga, l'inquinamento probatorio e la reiterazione di reati della stessa specie, devono essere debitamente argomentate sulla base di elementi concreti e specifici, che dimostrino la pericolosità sociale dell'indagato. La valutazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione di misure cautelari personali è sindacabile in sede di legittimità, limitatamente al controllo della congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto applicabili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AL. Pi. Lu., nato il (OMESSO), CO. Ro. nata il (OMESSO);

ricorrenti avverso l'ordinanza 14 giugno 2007 del Tribunale di Sassari, sezione per il riesame delle misure cautelari, che ha rigettato la richiesta di riesame dell'ordinanza, applicativa della misura cautelare dell'obbligo di dimora e del divieto di espatrio, in data 21 maggio 2007 del G.I.P. di Sassari.

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. …

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