La clausola compromissoria inserita in una convenzione di concessione di un servizio pubblico, con la quale le parti hanno rimesso ad un collegio arbitrale la risoluzione di tutte le controversie relative all'interpretazione ed esecuzione della convenzione, è invalida ed inefficace se introdotta anteriormente all'entrata in vigore della legge n. 205 del 2000, in quanto in tale periodo non era consentito alle parti di compromettere in arbitri le materie affidate alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. La nullità di tale clausola non può essere sanata dal comportamento processuale tenuto dai difensori nel corso del procedimento arbitrale, in mancanza della dimostrazione del conferimento di specifici poteri di gestione della vicenda contenziosa abilitanti alla modificazione della convenzione vigente tra le parti. La controversia relativa alla legittimità dell'esercizio da parte dell'Amministrazione del potere di riscatto del pubblico servizio rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, di cui all'art. 33 del d.lgs. n. 80 del 1998, nel testo risultante dalla sentenza n. 204 del 2004 della Corte Costituzionale.