Il provvedimento di diniego dell'autorizzazione paesaggistica per la demolizione e ricostruzione di un immobile principale ad uso residenziale e di due comodi rurali, con realizzazione di dieci unità abitative a schiera su tre livelli, è legittimo in quanto l'intervento, pur rientrando nella zona territoriale 4 del P.U.T. e in zona B del P.R.G., non può essere qualificato come ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 3, comma 1, lettera d) del D.P.R. n. 380/2001, in quanto comporta la realizzazione di un organismo edilizio in tutto diverso dal precedente, con aumento di volumetria, in contrasto con le previsioni del P.U.T. e del P.R.G. che in tali zone consentono solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di ristrutturazione edilizia senza aumento di volumetria. La disciplina della L.R. n. 19/2009 e successive modifiche, pur prevedendo procedure semplificate e la possibilità di derogare agli strumenti urbanistici, non consente di derogare ai vincoli paesaggistici imposti dai piani territoriali con specifica considerazione dei valori paesistici e ambientali, come il P.U.T., prevalendo su di essa la disciplina statale di tutela del paesaggio contenuta nel Codice dei beni culturali e del paesaggio.