A seguito della pronuncia della corte costituzionale n.. 42 del 23 marzo 1981, che ha dichiarato l'illegittimità dell'art.. 26 della legge fallimentare, nella parte in cui assoggetta al reclamo del tribunale, secondo la disciplina contenuta nella norma medesima, i provvedimenti decisori emessi dal giudice delegato in materia di piani di riparto, il decreto con il quale il detto giudice approva e rende esecutivo un piano di riparto, incidendo su posizioni di diritto soggettivo, ha natura di sentenza non altrimenti impugnabile e, quindi, può essere denunciato con ricorso per cassazione, ai sensi dell'art.. 111 COST.. tale principio, derivando da un mutamento di norma processuale per effetto della suddetta pronuncia della corte costituzionale, trova immediata applicazione nei procedimenti in corso e, pertanto, implica l'ammissibilità del ricorso per cassazione che sia stato proposto contro il menzionato decreto, ancorché in data anteriore a quella pronuncia.