Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26033 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26033PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla misura cautelare, non può procedere ad una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata né adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, essendo precluso il sindacato sull'apprezzamento del merito compiuto dal giudice di merito. Il controllo di legittimità è, infatti, circoscritto all'esame del contenuto dell'atto impugnato per verificare la congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza poter sindacare la valutazione degli indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, che rientrano nell'esclusiva competenza del giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di applicazione di una misura cautelare è inammissibile qualora si risolva nella mera prospettazione di una diversa e più favorevole interpretazione degli elementi probatori, senza denunciare specifiche violazioni di legge o l'irragionevolezza manifesta della motivazione. Il giudice di legittimità, in tali casi, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, essendo precluso il riesame degli elementi fattuali e probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso la ordinanza del 09/12/2017 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. D'ARCANGELO Fabrizio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. PERILLI Simone, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la or…

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