Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13155 del 6 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:13155PEN

Massima

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Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p. è integrato dall'offesa all'onore e al prestigio del pubblico ufficiale che compie un atto d'ufficio e a causa o nell'esercizio delle sue funzioni, purché il fatto avvenga in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone. La presenza di più persone, ai fini della configurabilità del reato, può essere integrata non solo da civili estranei alla Pubblica Amministrazione, ma anche da altri pubblici ufficiali, a condizione che questi ultimi non siano intenti al compimento del medesimo atto d'ufficio che ha generato o nel cui contesto si è realizzata la condotta oltraggiosa. Pertanto, la sola circostanza della presenza di plurimi pubblici ufficiali non preclude l'applicabilità della fattispecie, purché i soggetti presenti, pur riconducibili alla medesima articolazione della Pubblica Amministrazione, stiano svolgendo in concreto funzioni ed atti di natura diversa. Inoltre, una volta ravvisata la presenza di più persone nel senso indicato, non è necessario provare l'effettiva percezione da parte di tutti dell'offesa oltraggiosa, essendo sufficiente la mera possibilità di percepirla. Infine, ai fini della configurabilità del reato, non rileva l'astratta riconducibilità o meno dei pubblici ufficiali presenti al medesimo apparato amministrativo, ma il loro effettivo coinvolgimento nel compimento della stessa attività in corso al momento della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/04/2021 della Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per n'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata in data 14 aprile 2021 la Corte di appello di Caltanissetta, in…

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