Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46664 del 19 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46664PEN

Massima

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Il ricorso all'istituto della mobilità lavorativa, previsto dalla legge n. 223 del 1991, al fine di ottenere indebitamente i benefici contributivi e finanziari accordati dalla normativa di settore, attraverso la costituzione di nuove società fittizie e la triangolazione di lavoratori già impiegati presso le medesime aziende, integra il delitto di truffa aggravata ai danni dell'INPS. Tale condotta fraudolenta, consistente in false dichiarazioni relative all'interconnessione tra le società coinvolte e alla creazione di nuovi posti di lavoro, realizza un ingiusto profitto a danno dell'ente previdenziale, che subisce il mancato versamento dei contributi dovuti, indipendentemente dall'effettivo esborso di somme da parte dell'INPS. Il delitto di truffa si configura, pertanto, anche in assenza di un atto dispositivo da parte della vittima, essendo sufficiente che il raggiro provochi un danno patrimoniale all'ente pubblico, a prescindere dalla concreta possibilità di influire nelle determinazioni aziendali. La responsabilità penale per il reato di truffa aggravata è configurabile anche in capo agli amministratori e soci delle società coinvolte, in virtù del principio di responsabilità solidale ex art. 110 c.p., a prescindere dall'esistenza di un programma delinquenziale concordato o di un mandato conferito, essendo sufficiente l'accertamento della consapevole partecipazione all'attuazione della condotta fraudolenta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. VI. N. IL (OMESSO);

2) PO. SA. AN. N. IL (OMESSO);

3) P. G. N. IL (OMESSO);

4) AC. GE. N. IL (OMESSO);

5) SI. ST. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 758/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 06/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/09/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

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