Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2047 del 15 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:2047PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali, quando è contestata la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, c.p. (aver agito con premeditazione), diventa perseguibile d'ufficio e non più a querela di parte, comportando la declaratoria di incompetenza del giudice di pace e la trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il tribunale competente. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 582, comma 2, c.p., il reato di lesioni è perseguibile a querela solo quando la malattia ha durata non superiore a venti giorni e non concorrono circostanze aggravanti, ad eccezione di quella di cui all'art. 577, n. 1, c.p. La contestazione della circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 1, c.p., invece, rende il reato perseguibile d'ufficio, sottraendolo alla competenza del giudice di pace e imponendo la trasmissione degli atti all'autorità giudiziaria ordinaria. Tale principio, fondato sulla necessità di assicurare la corretta applicazione delle norme sulla competenza per materia, mira a garantire l'esercizio del potere punitivo dello Stato in modo proporzionato alla gravità del fatto e nel rispetto delle prerogative dei diversi organi giurisdizionali, evitando che reati di maggiore allarme sociale siano trattati dal giudice di pace, preposto a una cognizione più limitata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nei confronti di:

1) MA. ER. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/04/2005 GIUDICE DI PACE di FANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso pe…

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