ECLI:IT:CASS:2002:10778PEN
Con sentenza del 23.3.1999 il Tribunale di Prato dichiarava G. C. colpevole dei reati di duplice estorsione aggravata, di tentativo di danneggiamento seguito da incendio e di incendio tentato (capi a, b, c, d), unificati sotto il vincolo della continuazione; M. V. G., A. K. A. e R. H. colpevoli del reato di estorsione aggravata (capo c); condannava tutti alle pene come in atti.
Su gravame degli imputati, la Corte di appello di Firenze concedeva a tutti gli imputati le attenuanti generiche, con giudizio di equivalenza per C. e G. e di prevalenza per gli altri; riduceva conseguentemente le pene.
Ricorrono per cassazione i difensori di C., A. e H., nonché questi ultimi due imputati e il G. di persona.
I ricorsi nell'interesse di A. e H. sostanzialmente deducono: 1) nullità del giudizio di primo grado per mancata sottoscrizione dei verbali dibattimentali; 2) vari profili di errata qualificazione giuridica del fatto contestato; 3) errore sull'elemento psicologico del …
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