Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35149 del 18 ottobre 2002

ECLI:IT:CASS:2002:35149PEN

Massima

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Il comportamento vessatorio e ingiusto della vittima, reiterato anche immediatamente prima del fatto, può determinare nell'agente uno stato d'ira tale da integrare l'attenuante della provocazione, anche in presenza di elementi che denotano una certa premeditazione o predisposizione del delitto, purché l'azione delittuosa sia stata effettivamente innescata dalla reazione a tale comportamento ingiusto e non si sia tramutata in un sentimento di odio, rancore o vendetta. Pertanto, ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione, il giudice di merito non può limitarsi a valutare solo l'ultimo comportamento della vittima, ma deve considerare l'intera serie di atti contrari a norme giuridiche o a regole primarie di convivenza che si siano succeduti nel tempo e che siano stati idonei a potenziare, per accumulo, la carica afflittiva di ingiusta lesione dei diritti dell'offeso, accertando se tali comportamenti siano stati causalmente rilevanti rispetto alla reazione dell'imputato.

Sentenza completa

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con sentenza del 5.10.2000 la Corte di Assise di Appello di Milano, in parziale riforma della sentenza emessa il 22.9.1999 dalla Corte di Assise della stessa città -con la quale P. A. B. era stato dichiarato colpevole dei delitti di omicidio in danno di certo A. A., detenzione e porto illegali di armi da sparo, di cui una da guerra e clandestina, e relative munizioni, uniti dal vincolo della continuazione, e, applicata la diminuente del rito abbreviato, lo aveva condannato alla pena di anni 16 di reclusione, oltre alle pronunce accessorie- assolveva l'imputato dal reato di detenzione di arma clandestina e, concesse le attenuanti generiche con giudizio di prevalenza, riduceva la maggior pena inflitta in primo grado ad anni 14 di reclusione.
Affermava la Corte territoriale la colpevolezza dell'imputato con dovizia di argomentazioni in ordine agli altri reati, osservando che la causale del delitto era ravvisabile nel fatto che la vittima aveva …

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