L'acquisizione di un immobile al patrimonio comunale a seguito di lottizzazione abusiva, ai sensi dell'art. 30, commi 7 e 8, del d.P.R. n. 380 del 2001, costituisce un acquisto a titolo originario che determina l'estinzione di tutti i diritti reali e personali gravanti sul bene, compreso il contratto di locazione, il quale non può essere opposto al Comune divenuto proprietario. Pertanto, il Comune ha il potere-dovere di ordinare lo sgombero dell'immobile acquisito, quale atto vincolato e conseguenza necessitata dell'acquisizione stessa, a prescindere dalla sussistenza di un valido contratto di locazione in essere al momento dell'acquisizione. L'acquisizione al patrimonio comunale di un immobile abusivo, infatti, comporta la sua trasformazione in res extra commercium, sottraendolo alla disponibilità del precedente proprietario e dei terzi titolari di diritti reali o personali sul bene. Il Comune, divenuto proprietario a titolo originario, subentra nella piena ed esclusiva titolarità dell'immobile, libero da qualsiasi vincolo o diritto di terzi, e può pertanto legittimamente ordinarne lo sgombero, senza che il precedente contratto di locazione possa essere opposto all'ente locale.