Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24211 del 21 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24211PEN

Massima

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Il reato di formazione abusiva di mezzi idonei all'accesso a sistemi informatici protetti (art. 615-quater c.p.) non è assorbito nel reato di accesso abusivo a un sistema informatico (art. 615-ter c.p.) quando le condotte si riferiscono a momenti e persone offese diversi, essendo le prime finalizzate all'acquisizione di credenziali per accedere abusivamente ai sistemi informatici, mentre le seconde consistono nell'effettiva introduzione non autorizzata nei sistemi e nell'accesso ai conti correnti online delle vittime. Inoltre, il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) non è assorbito nel reato di formazione abusiva di mezzi idonei all'accesso a sistemi informatici (art. 617-sexies c.p.), in quanto le condotte sono distinte sia per il momento esecutivo che per i soggetti passivi, essendo la prima diretta contro gli istituti di credito mediante l'utilizzo abusivo delle credenziali delle persone offese, mentre la seconda è finalizzata all'induzione in errore dei clienti degli istituti di credito per ottenere i loro dati personali e bancari. Il giudizio sulla congruità della pena e sulla mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito, censurabile in cassazione solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà. Infine, l'eccezione di incompetenza territoriale del giudice distrettuale, ai sensi dell'art. 51 c.p.p., comma 3, deve essere proposta tempestivamente, a pena di decadenza, prima della conclusione dell'udienza preliminare o, in mancanza, entro il limite ultimo costituito dall'espletamento delle formalità di apertura del dibattimento, non potendo essere dedotta per la prima volta con il ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/03/2019 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per l'aumento di pena per i reati di cui agli articoli 494 e 615 ter c.p., con rideterminazione della pena e inammissibilita'…

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