Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9200 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:9200SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento amministrativo di natura vincolata e ripristinatoria, che l'autorità comunale è tenuta ad adottare ai sensi dell'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001, a prescindere dalla sussistenza di un concreto e attuale interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, essendo sufficiente l'accertamento della realizzazione degli interventi in assenza del prescritto titolo edilizio. Tale provvedimento non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, atteso che la ponderazione tra tali interessi è già stata compiuta dal legislatore. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato anche a notevole distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, senza che rilevi il sopravvenuto legittimo affidamento del privato, in quanto non è configurabile alcuna posizione di affidamento meritevole di tutela in capo a chi abbia realizzato opere in assenza del necessario titolo edilizio. La mancata indicazione dell'area da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza non comporta l'illegittimità dell'ordinanza, potendo tale individuazione avvenire con il successivo atto di accertamento dell'inadempimento. Inoltre, l'amministrazione non è tenuta a specificare i costi connessi all'eventuale esecuzione d'ufficio, trattandosi di un provvedimento sanzionatorio che il privato ha l'obbligo di eseguire. Infine, l'ordine di demolizione non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la natura vincolata del relativo potere non consente all'amministrazione di compiere valutazioni di interesse pubblico in merito alla conservazione del bene.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2024

N. 09200/2024 REG.PROV.COLL.

N. 05934/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5934 del -OMISSIS-, proposto da
-OMISSIS--OMISSIS- e -OMISSIS--OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato Alberto Colella, con domicilio eletto presso lo studio Giorgio Melucco in Roma, v.le G. Mazzini, 114/B;

contro

Comune di Lariano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Alfiero Costantini, domiciliato presso la Tar Lazio Segreteria in Roma, via Flaminia 189;

nei confronti

per l'annullamento

dell’ordinanza e ingiunzione -OMISSIS- del -OMISSIS-, per la rimessa in pristino dello stato originario dei luogh…

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