Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31605 del 29 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31605PEN

Massima

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Il reato di uso di atto falso si estingue per prescrizione quando, nonostante gli atti interruttivi, il termine prescrizionale di cinque anni, prorogato fino a un massimo di sette anni e sei mesi, sia venuto a scadere dopo la deliberazione della sentenza di appello e prima della presentazione del ricorso per cassazione. In tal caso, il ricorso è ammissibile se fondato su altri motivi ritualmente proposti, la cui infondatezza non sia di immediata percezione, dovendosi in tal caso procedere all'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione, in assenza di ragioni evidenti che rendano applicabile l'articolo 129 c.p.p., comma 2. La prescrizione del reato, maturata dopo la decisione di appello e prima del ricorso per cassazione, può essere fatta valere dal ricorrente solo se il gravame si fondi su altri motivi ritualmente proposti, la cui infondatezza non sia di immediata percezione, non essendo altrimenti sufficiente la sola maturazione del fatto estintivo per rendere ammissibile il ricorso. Ciò in quanto, in assenza di altri motivi ammissibili, il ricorso sarebbe comunque destinato all'inammissibilità. Pertanto, ove ricorrano tali presupposti, la Corte di Cassazione deve procedere all'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione del reato, salvo che non ricorrano ragioni evidenti per l'applicazione dell'articolo 129 c.p.p., comma 2.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. ODLI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

YM. SH. , N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 19/05/2006 CORTE DI APPELLO di CATANIA;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Luigi Ciampoli che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 19 maggio…

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