Cassazione civile Sez. III sentenza n. 7540 del 27 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7540CIV

Massima

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Il diritto di difesa in giudizio, pur prevalendo sul diritto della controparte al decoro e all'onore, ammette l'utilizzo di espressioni offensive solo se strettamente funzionali alle esigenze difensive e comunque collegate all'oggetto della controversia, senza che ciò comporti l'obbligo di risarcimento del danno. La valutazione di tale collegamento rientra nell'apprezzamento di fatto riservato al giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi della motivazione. L'oggetto di un procedimento giudiziario non costituisce un fatto storico rilevante ai fini dell'omesso esame di cui all'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., essendo esso rappresentazione di allegazioni e argomentazioni giuridiche. La domanda riconvenzionale è ammissibile anche quando dipende da un titolo diverso da quello posto a fondamento della domanda principale, purché sussista un collegamento obiettivo che ne implichi l'opportunità della trattazione e decisione simultanea, valutazione rimessa al giudice di merito. La reconventio reconventionis dell'attore è invece ammissibile solo nei limiti in cui la sua proposizione sia giustificata dalle difese del convenuto. L'inammissibilità di una domanda per difetto di interesse rende inammissibile anche la censura relativa alla sua ammissibilità, in assenza di un autonomo interesse. La valutazione della soccombenza globale ai fini della condanna alle spese rientra nel potere discrezionale del giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità, salvo il rispetto del principio per cui la parte risultata complessivamente vincitrice non può subire condanna alle spese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SPIRITO Angelo - Presidente

Dott. OLIVIERI Stefano - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - rel. Consigliere

Dott. PELLECCHIA Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 1547/2016 R.G. proposto da:
(OMISSIS), rappresentato e difeso dall'Avv. (OMISSIS), con domicilio eletto in (OMISSIS), presso lo studio del primo;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), rappresentato e difeso dall'Avv. (OMISSIS) e dall'Avv. (OMISSIS), con domicilio eletto in (OMISSIS), presso lo studio dell'Avv. (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso la sentenza della Corte d'appello di Torino, n. 1361/2015, depositata il 9 luglio 2015;
Udita la relazione svolta nel…

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