Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32804 del 23 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32804PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Le dichiarazioni accusatorie rese dai collaboratori di giustizia, anche se de relato, possono costituire valido elemento indiziario ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, purché siano intrinsecamente attendibili, spontanee, precise, coerenti e convergenti nel loro nucleo essenziale, trovando adeguati riscontri esterni individualizzanti. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza del fumus commissi delicti, deve verificare l'affidabilità e la genuinità di tali dichiarazioni, esaminandone la provenienza, la spontaneità, la costanza e la precisione, nonché la loro convergenza logica e la presenza di elementi di riscontro esterni, senza che sia necessaria la prova di un contributo causale specifico e reiterato dell'indagato alla vita associativa. Ciò in quanto le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, pur se de relato, sono idonee a dimostrare l'effettiva partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa, in quanto riferiscono notizie apprese nell'ambito del sodalizio, costituenti un patrimonio comune di conoscenze degli associati. Il giudice del riesame, inoltre, può sopperire con la propria motivazione non solo all'insufficiente o contraddittoria motivazione del provvedimento genetico della misura, ma anche alla mancanza di motivazione o alla motivazione apparente del provvedimento, esplicitando per la prima volta le ragioni che giustificano l'applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 798/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 13/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv.to (OMISSIS), il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Catania, con ordinanza del 13 mag…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.