Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di opere edilizie abusive e della relativa area, disposto ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001 e dell'art. 196 della L.R. Toscana n. 65/2014 a seguito dell'accertata inottemperanza all'ordine di demolizione, è legittimo anche qualora il provvedimento non indichi immediatamente il frazionamento catastale e la trascrizione nei registri immobiliari, essendo tali attività necessariamente successive all'accertamento dell'abuso e all'acquisizione del bene al patrimonio comunale. Inoltre, la permanente utilizzazione del fabbricato originariamente autorizzato come annesso agricolo a scopo residenziale, nonostante la parziale ottemperanza all'ordine di demolizione, integra la fattispecie di "difforme utilizzazione" ai sensi dell'art. 99, comma 4, della L.R. Toscana n. 65/2014, legittimando l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale. Il provvedimento di acquisizione, pertanto, deve ritenersi adeguatamente motivato sia in relazione all'individuazione dell'area acquisita, sia in merito alla sussistenza della difforme utilizzazione del bene.