Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21086 del 15 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21086PEN

Massima

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La sussistenza dell'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, ai sensi dell'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, richiede la prova di una stabile organizzazione criminale, caratterizzata da una pluralità di partecipi, da un programma criminoso unitario e dalla volontà di realizzarlo in modo duraturo nel tempo, anche se non necessariamente in modo continuativo. Tuttavia, la mera volontà di costituire il sodalizio, senza che questa si sia concretamente realizzata in una struttura organizzativa, non è sufficiente a integrare il reato associativo, essendo necessario che il proposito criminoso abbia trovato effettiva attuazione. Pertanto, il giudice deve valutare complessivamente gli elementi probatori, considerando non solo l'esistenza di più partecipi e la commissione di reati-fine, ma anche la stabilità e la durata dell'associazione, al fine di accertare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione a delinquere. La mancanza di tali requisiti, nonostante la prova di singoli reati-fine, comporta l'annullamento dell'ordinanza cautelare per il capo relativo all'associazione a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pubblico ministero presso il Tribunale di Salerno;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 10.7.2018 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Ubalda Macri';
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Salzano Francesco, che ha concluso chiedendo l'annullame…

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