Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39111 del 24 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39111PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, può legittimamente fondare il proprio giudizio su condotte criminali pregresse, anche se oggetto di precedenti pronunce di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, purché tali condotte siano comunque sintomatiche di una personalità incline alla commissione di reati e dimostrino l'attualità della pericolosità sociale del proposto. Ciò in quanto il procedimento di prevenzione è autonomo rispetto al processo penale e non è condizionato dalla sorte del giudizio penale, essendo volto a valutare la pericolosità sociale complessiva del soggetto sulla base di una valutazione prognostica della sua probabile futura condotta, anziché l'accertamento della responsabilità per singoli fatti di reato. Inoltre, ai fini della confisca di prevenzione, il giudice è tenuto a verificare la correlazione temporale tra l'acquisizione dei beni da parte del proposto e il periodo di riferimento della sua pericolosità sociale, senza che sia necessario un nesso di derivazione diretta tra i beni confiscati e le specifiche condotte illecite accertate, essendo sufficiente che l'accumulo patrimoniale risulti sproporzionato rispetto alla capacità reddituale lecita del soggetto e del suo nucleo familiare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 19/09/2018 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa VIGNA ((omissis));
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato, la Corte di appello di Catanzaro ha confermato il decreto emesso dal Trib…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.