Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30639 del 6 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30639PEN

Massima

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Il possesso di una modesta quantità di sostanza stupefacente, suddivisa in dosi già confezionate e trasportata al di fuori dell'abitazione, non costituisce di per sé prova sufficiente della destinazione dello stupefacente allo spaccio, dovendo il giudice valutare globalmente tutte le circostanze oggettive e soggettive del fatto per accertare se la condotta sia indicativa di un uso meramente personale della droga. Il mero dato quantitativo, ove non eccedente i limiti tabellari previsti dalla legge, e la semplice modalità di detenzione e trasporto non sono elementi logicamente sufficienti ad escludere la finalità personale della detenzione, in assenza di ulteriori indizi univoci e significativi di un contesto finalizzato alla cessione. La valutazione sulla destinazione della droga, quando la condotta non appaia indicativa dell'immediatezza del consumo, deve essere effettuata dal giudice di merito tenendo conto di tutte le circostanze del caso concreto, secondo parametri di apprezzamento sindacabili in sede di legittimità soltanto sotto il profilo della mancanza o della manifesta illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - rel. Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/06/2017 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. REYNAUD ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROMANO Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12 giugno 2017, la Corte d'appello di Catanzaro ha parzialmente confermato -…

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