Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3187 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:3187SENT

Massima

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Il provvedimento di concessione di occupazione di suolo pubblico non può formarsi per silenzio assenso, in quanto tale fattispecie non è espressamente prevista dalla normativa di riferimento. Nonostante le modifiche introdotte dalla legge n. 80 del 2005, che hanno generalizzato l'applicazione del silenzio assenso, la concessione di occupazione di suolo pubblico richiede una valutazione complessa da parte dell'amministrazione in merito alla compatibilità dell'uso privato della risorsa pubblica con l'interesse pubblico, non riducibile al mero decorso del termine procedimentale senza l'adozione di un provvedimento espresso. Pertanto, l'inerzia dell'amministrazione non può essere equiparata all'accoglimento dell'istanza, essendo necessario un provvedimento espresso, anche se successivo. Tuttavia, in caso di formazione del silenzio assenso, l'amministrazione può intervenire esclusivamente attraverso l'esercizio del potere di annullamento o revoca, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla legge, tenendo conto del legittimo affidamento del privato. Inoltre, il rilascio della concessione può essere legittimamente negato anche in presenza di situazioni non espressamente contemplate dalla disciplina regolamentare, qualora l'amministrazione ritenga che l'occupazione di suolo pubblico sia incompatibile con altre esigenze pubbliche, come la tutela della viabilità e della sicurezza.

Sentenza completa

N. 00987/2010
REG.RIC.

N. 03187/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00987/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 987 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla:
società Sorelle Ferlito s.r.l., in persona del legale rapp.te p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Paolo Giovannelli, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso, in Roma, via Sabotino n. 2/A;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso gli uffici, in Roma, via Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

- del provvedimento del Comune di Roma-Municio Roma Centro Storico di cui al prot. n. 87127 del 17.11.2009 di comunicazi…

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