Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14947 del 10 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14947PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti del giudice del riesame in materia di misure cautelari personali, non può sindacare gli apprezzamenti di fatto compiuti dal giudice del merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, limitandosi a verificare la congruità e la logicità della motivazione, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare che il testo di esso sia rispondente ai requisiti della esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e dell'assenza di illogicità evidenti, ossia della congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Il vizio di mancanza della motivazione dell'ordinanza del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere sindacato dalla Corte di legittimità, quando non risulti "prima facie" dal testo del provvedimento impugnato, restando ad essa estranea la verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Parimenti, le valutazioni del giudice del riesame in punto di fondatezza delle esigenze cautelari, se fondate su una motivazione congrua e priva di vizi logico-giuridici, sono incensurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IANNELLI Enzo - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza 28/10/2014 del Tribunale per il riesame di Catania;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. GALLO Domenico;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 28/10/2014, il Tribunale …

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