Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21220 del 28 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21220PEN

Massima

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Il rilascio di concessioni edilizie in variante o in sanatoria, ottenute mediante false attestazioni da parte del privato circa la conformità delle opere realizzate alla normativa urbanistica ed edilizia vigente, integra il reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti amministrativi, di cui all'art. 480 c.p., a carico del privato che abbia indotto in errore il pubblico ufficiale. Tuttavia, il privato risponde di norma del reato di cui all'art. 483 c.p., in ordine alla falsa attestazione resa al pubblico ufficiale, e non del reato di cui all'art. 480 c.p., quale autore indiretto della falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale. Il termine di prescrizione del reato di falsità ideologica decorre dalla data del rilascio della concessione edilizia in variante o in sanatoria affetta da falsità, e non dalla data di accertamento degli abusi edilizi, salvo che questi non siano in continuazione con il reato di falso, nel qual caso il termine prescrizionale decorre dalla cessazione della continuazione. Le concessioni edilizie in sanatoria, se subordinate allo sgombero e ripristino dei locali ove erano ubicate le attività contestate in difformità dalla destinazione originariamente consentita, non costituiscono causa estintiva dei reati contravvenzionali edilizi già prescritti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

IL. Vi., n. (OMESSO), e IL. An., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del 4 maggio 2007 della Corte d'appello di Salerno;

Udita la relazione fatta in Pubblica udienza dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del S. Procuratore Generale Dott. MONTAGNA Alfredo, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione dei reati e - quanto al reato di cui alla Legge n. 47 del 1985, articolo 2…

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