Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3348 del 2021

ECLI:IT:TARCT:2021:3348SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità assoluta di cui all'art. 15, lett. a), della l.r. Sicilia n. 78/1976, che riguarda la fascia di 150 metri dalla battigia, non ammette deroghe o eccezioni, salvo quelle tassativamente previste dalla legge, e trova applicazione anche per le opere di modesta entità, quali pertinenze o manufatti accessori, non potendo essere considerati legittimi interventi realizzati in assenza delle prescritte autorizzazioni. L'ordine di demolizione di tali opere abusive, adottato dall'Amministrazione comunale competente, è un provvedimento vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o una comparazione con gli interessi privati coinvolti, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale, non potendo ammettersi alcun affidamento tutelabile del privato alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. Pertanto, l'Amministrazione è tenuta a disporre la demolizione degli interventi realizzati in violazione del vincolo di inedificabilità, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento o il preavviso di rigetto. Tuttavia, l'acquisizione di una superficie ulteriore rispetto a quella di sedime, disposta dall'Amministrazione comunale in assenza di adeguata motivazione, risulta illegittima. La sanzione pecuniaria e l'acquisizione dell'immobile al patrimonio comunale, previste dall'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001 in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, trovano applicazione anche per le opere abusive realizzate in aree soggette a vincolo paesaggistico, senza che ciò comporti una violazione del principio di irretroattività della legge penale o dell'art. 1 del Protocollo Addizionale alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/11/2021

N. 03348/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00411/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 411 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Ficarra, Via Matini 213;

contro

Comune di Naso, non costituito in giudizio;
Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, Via Vecchia Ognina 149;

nei confronti

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 1 in data…

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