Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5583 del 9 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5583PEN

Massima

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La detenzione di materiale pedopornografico, pur se realizzata senza finalità di diffusione, integra il reato di cui all'art. 600-quater c.p., comma 2, essendo sufficiente la consapevolezza della detenzione del materiale illecito, a prescindere dalla sua effettiva condivisione. Tuttavia, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 602-ter, comma 8, lett. c) c.p. per la particolare gravità della violenza, è necessario che l'imputato abbia avuto effettiva consapevolezza del contenuto del materiale detenuto, non essendo sufficiente la mera detenzione. Inoltre, la modifica della struttura del reato continuato, con l'esclusione di alcuni reati o circostanze aggravanti, non determina una violazione del divieto di reformatio in peius, purché la pena finale non risulti superiore a quella precedentemente irrogata, richiedendosi in tal caso una motivazione più stringente. Infine, il giudice di appello può applicare d'ufficio le pene accessorie, anche in assenza di impugnazione del pubblico ministero, in quanto tali pene conseguono di diritto alla condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22-11-2021 della Corte di appello di Venezia;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, senza trattazione orale;
udita la relazione del Consigliere Dott. DI NICOLA Vito;
Letta la requisitoria del Procuratore Generale, Dott.ssa COSTANTINI Francesca, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. E' impugnata la sent…

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