Cassazione penale Sez. III sentenza n. 8853 del 23 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8853PEN

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione paesaggistica in sanatoria, successivamente alla realizzazione di interventi edilizi in assenza del prescritto titolo abilitativo, non determina di per sé la neutralizzazione del reato contravvenzionale di cui all'art. 181, comma 1, del d.lgs. n. 42 del 2004, non essendo sufficiente a rimuovere l'antigiuridicità penalmente rilevante dell'attività già compiuta. L'autorizzazione paesaggistica costituisce atto autonomo e presupposto rispetto agli altri titoli edilizi legittimanti l'intervento, e al di fuori dei casi tassativamente previsti dall'art. 167, commi 4 e 5, del medesimo decreto legislativo, non può essere rilasciata in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi. È tuttavia prevista, in deroga alla regola generale, una speciale ipotesi di estinzione del reato in presenza di autorizzazione postuma, allorquando questa venga rilasciata alle condizioni ed all'esito della speciale procedura di cui all'art. 181, comma 1-quater, del d.lgs. n. 42 del 2004, caratterizzata da una rigida sequenza temporale che non ammette equipollenti e che postula il necessario parere vincolante della Soprintendenza. Al di fuori di tali puntuali condizioni, il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica postuma, comportando la qualificata ricognizione dell'assenza di conseguenze dannose o pericolose per l'ambiente, inibisce solo la demolizione e/o la riduzione in pristino dello stato dei luoghi che ha funzione direttamente ripristinatoria del bene offeso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 24.5.2017 della Corte di Appello di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) che si e' riportato ai motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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