Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29426 del 16 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:29426PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della sentenza di appello che ha confermato la responsabilità penale dell'imputato per il reato di calunnia, afferma che: Il giudice di merito, nel valutare il quadro probatorio, può legittimamente ritenere provata la responsabilità dell'imputato quando vi siano elementi di prova convergenti e univoci, come la dichiarazione del notaio che ha autenticato la firma dell'imputato sulla dichiarazione di vendita dell'auto, nonostante le contestazioni dell'imputato di non averla mai apposta. La consulenza grafica disposta dal pubblico ministero, che ha confrontato la firma contestata con altri campioni grafici dell'imputato, costituisce prova valida e sufficiente, senza che sia necessaria l'assunzione di ulteriori mezzi di prova richiesti dalla difesa, come l'esame testimoniale del notaio, quando il giudice ritenga il quadro probatorio già completo ed esaustivo ai fini della decisione. Le censure della difesa, che ripropongono argomentazioni già esaminate e disattese dal giudice di merito, senza confutare specificamente le ragioni poste a fondamento della decisione impugnata, sono inammissibili per genericità, non potendo il giudice di legittimità sostituire la propria valutazione probatoria a quella del giudice di appello, in assenza di vizi logici o giuridici della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/05/2006 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARCANO DOMENICO;

sentito il P.G. Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il ricorrente impugna la sentenza in epigrafe indicata con…

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