Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41545 del 12 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41545PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, sulla base di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, senza incorrere in vizi di genericità o irragionevolezza. Il giudice è tenuto a valutare in modo analitico e puntuale sia gli elementi a carico che quelli a favore dell'indagato, al fine di verificare la proporzionalità e l'adeguatezza della misura imposta, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza e del diritto di difesa. La motivazione del provvedimento cautelare costituisce un presidio essenziale a garanzia dei diritti fondamentali della persona sottoposta a restrizione della libertà personale, in assenza del quale la misura cautelare è affetta da nullità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Vi. Ca.;

contro l'ordinanza 27 aprile 2007 del Tribunale di Napoli;

Udita la relazione del Presidente Dott. ((omissis))'.

Udito il P.G. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Vi.Ca. ricorre contro l'ordinanza indicata in epigrafe con la quale il Tribunale di Napoli ha confermato la misura della custodia in carcere imposta a suo carico per associazione finalizzata al commercio di …

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