Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34290 del 7 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:34290PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la richiesta di rinvio per legittimo impedimento dell'imputato, deve attenersi alla natura dell'infermità e al carattere impeditivo della stessa, potendo disattendere il certificato medico presentato solo a seguito di un'adeguata valutazione del referto, che tenga conto della rilevanza della patologia e dello stato di assoluta impossibilità a comparire. Pertanto, il giudice può legittimamente rigettare la richiesta di rinvio qualora ritenga, sulla base di una motivazione logica e coerente, che il certificato medico non documenti un attuale e assoluto impedimento a comparire, come nel caso in cui la certificazione sia risalente nel tempo rispetto all'udienza o la patologia risulti in via di consolidamento. In tali ipotesi, la valutazione del giudice circa l'assenza di un impedimento assoluto a comparire è incensurabile in sede di legittimità, in quanto espressione di un potere-dovere rimesso alla sua discrezionalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2777/2006 CORTE APPELLO di ROMA, del 14/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E DIRITTO

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