Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39287 del 23 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39287PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, pur essendo una misura restrittiva della libertà individuale, può essere legittimamente disposto dal giudice quando sussistano gravi indizi di colpevolezza, esigenze cautelari e proporzionalità della misura, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza. Tuttavia, qualora vengano meno i presupposti che ne hanno giustificato l'adozione, il giudice è tenuto a revocare o sostituire la misura, in ossequio al principio di adeguatezza e di minima offensività. Inoltre, il venir meno dell'interesse concreto e attuale del ricorrente a una pronuncia prodromica all'azione di riparazione per ingiusta detenzione determina l'inammissibilità del ricorso, in quanto il processo penale non può essere utilizzato per finalità meramente risarcitorie, ma deve essere orientato all'accertamento della responsabilità penale. In tal senso, il giudice di legittimità è chiamato a verificare la correttezza delle valutazioni compiute dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione, il mantenimento o la revoca della misura cautelare, nel rispetto dei principi di legalità, proporzionalità e adeguatezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 508/2013 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 20/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORTESE ARTURO;

sentite le conclusioni del PG Dott. VIOLA ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso per carenza di interesse.

FATTO

Con ordinanza in data 20.05.2013 il Tribunale di Bologna rigettava l'appello ex articolo 310 c.p.p., proposto nell'interesse di (OMISSIS), accusato (…

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