Il mancato avviso alla persona offesa della richiesta di archiviazione, ove questa ne abbia fatto richiesta, determina la nullità insanabile del successivo decreto di archiviazione, il quale è impugnabile con ricorso per cassazione da parte della persona offesa nel termine ordinario di quindici giorni decorrente dal momento in cui la stessa abbia avuto effettiva conoscenza del provvedimento. Grava sul pubblico ministero l'onere di provare l'avvenuta comunicazione dell'avviso, non essendo a carico della persona offesa l'onere di dimostrare di non averlo ricevuto. L'omissione dell'avviso, infatti, comporta la lesione del diritto di partecipazione al procedimento in camera di consiglio, con conseguente nullità del provvedimento di archiviazione, che può essere fatta valere dalla persona offesa mediante ricorso per cassazione, senza l'osservanza dei termini ordinari di impugnazione, in quanto la nullità è insanabile ai sensi dell'art. 127, comma 5, c.p.p. Tuttavia, il rimedio esperibile rimane quello del ricorso per cassazione, soggetto al termine di quindici giorni previsto dall'art. 585 c.p.p., e non quello dell'opposizione di cui all'art. 408 c.p.p., comma 3, in quanto quest'ultima non ha natura di impugnazione.