Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16318 del 12 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16318PEN

Massima

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Il concorso esterno nell'associazione di tipo mafioso, pur non comportando l'appartenenza all'organizzazione criminale, integra comunque una forma di partecipazione al sodalizio che giustifica l'applicazione della confisca allargata dei beni di cui il concorrente esterno risulti essere titolare o avere la disponibilità, anche per interposta persona, qualora il valore di tali beni risulti sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o all'attività economica svolta, senza che sia necessario accertare un nesso di pertinenzialità tra i beni e i reati ascritti all'imputato. Grava pertanto sull'imputato l'onere di fornire un'esauriente giustificazione in termini economici della legittima provenienza dei beni, in difetto della quale opera la presunzione di illecita accumulazione patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/06/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SIANI VINCENZO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso nel seguente senso:
Il P.G. conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
Udito il difensore:
E' presente l'av…

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