Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10982 del 22 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10982PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. può essere desunta a livello indiziario dalla condotta attraverso cui l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione del gruppo per il perseguimento dei comuni fini criminosi, assicurando l'incremento del numero dei soggetti disposti ad agire per le finalità dell'associazione, essendo posto a conoscenza dei luoghi di riunione e degli argomenti trattati, nonché dall'essere ammesso a partecipare ad incontri deputati ad organizzare le attività tipiche del sodalizio. La valutazione complessiva degli indizi, anche se singolarmente non decisivi, può assumere pregnante ed univoco significato dimostrativo della partecipazione, ove gli stessi si sommino e si integrino a formare un quadro indiziario grave, preciso e concordante. Inoltre, ai fini dell'integrazione della condotta di partecipazione, è sufficiente che l'indagato assuma o gli venga riconosciuto il ruolo di componente del sodalizio, in uno con l'adesione consapevole al programma criminoso, accrescendo per ciò solo la potenziale capacità operativa e la temibilità dell'associazione. Infine, la motivazione del provvedimento cautelare che dispone una misura coercitiva è censurabile in sede di legittimità solo ove carente dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità al punto da risultare meramente apparente o assolutamente inidonea a rendere comprensibile il filo logico seguito dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/03/2020 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CALASELICE BARBARA;
sentite le conclusioni del PG Dr. EPIDENDIO TOMASO, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 17 marzo 2020 il Tribunale di Lecce in funzione di riesame ha confermato l'ordinanza emessa, il 12 febbraio 2020, dal Giudice per le indagini preliminari de…

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