Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2669 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:2669SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, anche in presenza di precedenti pronunce di annullamento, qualora il ricorrente manifesti espressamente di non avere più interesse alla decisione della controversia. In tali casi, il giudice amministrativo, preso atto della dichiarazione di disinteresse del ricorrente, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle questioni originariamente dedotte, in applicazione del principio di economia processuale e del divieto di pronunciare decisioni inutili. Ciò non preclude al ricorrente la possibilità di proporre un nuovo ricorso, qualora dovesse riacquisire interesse alla decisione della controversia. Inoltre, in presenza di una dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, il giudice amministrativo può disporre la compensazione delle spese processuali tra le parti costituite, tenuto conto di tutte le circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/03/2021

N. 02669/2021 REG.PROV.COLL.

N. 02287/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2287 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, ((omissis)), 3;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

del provvedimento di non ammissione alle prove orali, conosciuto il 17 dicembre 2015, adottato nel concorso interno, …

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