Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43415 del 20 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43415PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione del contesto probatorio operata dal giudice di merito non è censurabile in sede di legittimità, salvo che non siano individuati errori rilevanti. Le divergenze tra le dichiarazioni dei testimoni su circostanze di contorno non inficiano la ricostruzione del nucleo centrale della vicenda, qualora il giudice abbia adeguatamente motivato la propria decisione valorizzando gli elementi probatori essenziali. Inoltre, la mancata ammissione di prove testimoniali è legittima qualora la relativa richiesta difensiva risulti generica e priva di indicazioni specifiche sui fatti da accertare, non soddisfacendo i requisiti di ritualità previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

D'. An. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 29-1-08 dal Giudice di pace di Nereto.

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in Pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO E MOTIVI DEL…

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